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Enti proprietari dell'Archivio, enti finanziatori, imprese che hanno contribuito, privati che hanno a vario titolo collaborato al progetto.
Archivio TRADERE
la memoria della lavorazione del travertino a Rapolano Terme
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Foto appartenenti alla serie: Madonna della Misericordia
Livia de Kuzmik Papini è l'autrice del bozzetto per la statua in travertino di Rapolano realizzata da Luigi Rossolini e che fu sistemata sull'autostrada Firenze-Mare. Nel libro 'di terra e di pietra' viene riportata in proposito parte di una intervista al figlio Sandro Rossolini: "Nel 1953, la società Scalpellini Paradiso viene incaricata della traduzione in travertino della statua della Madonna della Misericordia progettata dalla scultrice Livia Papini. Per farla, la scultrice Papini si ispirò alla Madonna della Misericordia di San Sepolcro di Piero della Francesca, […] che ha un grande mantello ben allargato con otto figure sotto. La Papini […] strinse il mantello […], queste figure le mise un po' come pareva a lei, (infatti sono un po' meno e un po' più serrate di quelle della Madonna di San Sepolcro)… però ci lasciò una figura con la 'buffa', il cappuccio tirato giù che indica che si tratta di confratelli di una compagnia di Misericordia […]. Lei fece solo il modello. […] Venne alle Serre e gli indicarono la ditta 'Paradiso' come la più importante per le sculture. […] Venne qui, si trovarono d'accordo sul prezzo e il mio babbo fece il blocco, prima lo sbozzarono e poi cominciarono a lavorarci: […] gli scalpellini sbozzavano il grosso e lui faceva la parte figurativa, ad esempio il volto delle figure. […] Questa statua è stata fatta nel 1953 […]. La scultrice Papini mandò a casa nostra una cassetta di vino Brunello di Montalcino per ringraziare il mio babbo di quello che aveva fatto e perché era rimasta soddisfatta, tant'è vero che quando venne al cantiere per revisionare la statua e metterci le mani con lo scalpello per fare qualche correzione, disse: “Non toccatela, soprattutto il volto della Madonna è bellissimo, mi piace!”. E allora il mio babbo, capirai, rimase soddisfatto, perché mentre lui era un povero scalpellino, questa era una professoressa, una scultrice, e il fatto che fosse rimasta tanto soddisfatta lo lasciò pieno d'orgoglio" |
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