Foto appartenenti alla serie: Grazzi: forme nel verde
Sono passati ben 37 anni da quando Mario Guidotti ebbe l’idea di sposare la scultura contemporanea con la cornice classica degli Horti Leonini, lo splendido giardino seicentesco racchiuso nel cuore di San Quirico d’Orcia: ma il fascino di “Forme nel Verde” rimane immutato.
La 37esima edizione della mostra di scultura en plein air si e? inaugurata il 14 luglio scorso e rimarra? allestita fino al 30 settembre. Protagoniste, le opere di Riccardo Grazzi, artista nato a Firenze, cresciuto a Rapolano (in provincia di Siena) dove ha lavorato nelle cave di travertino, formatosi a Carrara e tornato a Rapolano, dove si scava, si lavora, si esalta la pietra di cui questo luogo e? ricco. I critici convengono nel definire Riccardo Grazzi un “archiscultore”: le
sue realizzazioni, infatti, si distinguono per una fusione con l’altra forma artistica altrettanto espressiva che e?, appunto l’architettura. Le sue opere
sono quasi tutte monumentali: portali che invitano al passaggio verso il mistero, fontane che esaltano l’aspetto sacrale dell’acqua come fonte di vita, scale che evocano l’ascesa verso dimensioni superiori, tutti pensati per l’esterno e adatte ai grandi spazi,
tutti affidati allo slancio, alla potenza, alla funzionalita?, all’urbanistica. Si tratta per lo piu? di sculture difficili da trasportare o addirittura inamovibili: ecco perche? il giardino di San Quirico ospita essenzialmente bozzetti, precisi nelle proporzioni e negli incastri verticali e orizzontali. Ma due opere originali, due portali in travertino che esprimono tutta la ricchezza dei valori dell’arte di Grazzi sono stati allestiti nell’altrettanto suggestiva cornice di Piazza Chigi, nel cuore del paese, tra l’omonimo palazzo e la splendida Collegiata. Sculture, anzi, “archisculture”, belle, forti, dure, sicure e che trasmettono la gioia di un richiamo all’alto.
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