Foto appartenenti alla serie: Querciolaie: Teatro Puccini di Firenze
Piccola serie di fotografie del 'Cinema Teatro Puccini' del fotografo Ivo Calamati, probabilmente scattate nella stessa occasione del servizio fotografico sulla Manifattura Tabacchi.
L'edificio fu costruito tra il 1939 e il 1940, come luogo di svago per gli operai dell'attigua Manifattura Tabacchi, e inaugurato il 4 novembre 1940. Prese il nome dalla piazza Puccini, che era stata dedicata al celebre operista lucchese Giacomo Puccini appena un anno dopo la sua morte, già nel 1925.
Nel dopoguerra fu utilizzato come sala da ballo ed affittato anche per incontri di boxe. Occasionalmente però ha anche ospitato compagnie di un certo rilievo, come quella delle Sorelle Nava, e prima della riapertura del Piccolo Teatro del Comunale ha ospitato la programmazione dell'Ente Lirico per le Scuole. Dopo un periodo di stasi, durato quattro anni, il Teatro fu riaperto dal 1964 fino al 1972 svolgendo un'attività prevalentemente cinematografica, fatta eccezione per qualche serata di spettacolo teatrale.
L'edificio è un esempio del Razionalismo italiano, con i giochi di volumi elementari contrapposti (il corpo orizzontale, la vetrata torre centrale cilindrica, che contiene un corpo scala).
Il teatro chiude l'imponente facciata della nuova manifattura sul vertice nord-est, alla confluenza di via delle Cascine con piazza Puccini, e caratterizza l'ala ospitante i locali del Dopolavoro. Sulla base di studi recenti si può oggi attribuire quest'opera, anche nella fase progettuale, a Pier Luigi Nervi che qui caratterizzò il fronte principale con una torre in vetrocemento, vera replica in scala minore della più celebre torre di Maratona realizzata pochi anni prima nel nuovo stadio comunale. Sulla facciata il bassorilievo dello scultore Coccia rappresenta le Madri operaie.
Si tratta di una struttura teatrale, con sala a pianta a ferro di cavallo, con galleria, che si caratterizza per sapienza distributiva delle sue parti, e può essere considerata una tipica espressione della migliore architettura razionale. L'ampia galleria e l'organizzazione del palcoscenico mostrano come questo edificio sia stato realizzato in un periodo in cui il cinematografo stava diventando una forma di spettacolo importante quanto, se non di più, del teatro: l'ampiezza dell'accesso principale alla platea e delle sei uscite di sicurezza che si aprono su ampi corridoi laterali, la distribuzione dei servizi igienici, i comodi accessi alla galleria dimostrano una grande capacità di pensare anche agli aspetti della sicurezza e dell'efficienza con soluzioni valide anche per la normativa vigente oggi. (fonte:wikipedia)
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