| Riccardo Grazzi nasce a Firenze nel 1961, cresce a Rapolano la terra delle cave di "lapis tiburtinus", il "travertino", la pietra che ha reso ovunque nota, sin dal tempo degli Etruschi e dei Romani, questa località della Toscana, posta fra la Val di Chiana e le Crete di Siena. Durante gli studi universitari frequenta il Corso di Scultura nella sede accademica più prestigiosa per il lapideo: l'Accademia di Belle Arti di Carrara, la Città a due passi dalle bianche cave delle Alpi Apuane. Il padre di Riccardo, esperto artigiano del travertino e sapiente ed impareggiabile esecutore di opere, anche di grandi Artisti, - da concreto e lungimirante "toscano" - lo avvia sin da giovanissimo ai segreti della "manipolazione", della lavorazione e della "trasformazione funzionale" del materiale lapideo estratto dalle cave delle Serre di Rapolano. Laboratori e cave della sua Toscana rappresentano per lui, da sempre, una presenza costante, parte stessa del suo DNA. Anche nel periodo giovanile trascorso a Carrara frequenta i laboratori artigiani e d'arte della Città, approfondendo ulteriormente la sua conoscenza sul nobile materiale lapideo, affinando sul marmo di Carrara la manualità e l'esperienza esecutiva già consolidata sul travertino di Serre. La sua formazione intellettuale, la sensibilità e la tecnica vengono così gradualmente verificate "sul campo" e stimolate a più riprese anche da importanti incontri e dalla frequentazione con grandi Maestri quali: Floriano BODINI (lo scultore di Papa Paolo VI), Pietro CASCELLA, Joe TILSON. Collabora, sin dall'inizio della sua attività artistica, nella realizzazione di grandi cantieri dell'Arte quali "Campo del Sole" di Tuoro sul Trasimeno con Pietro Cascella, Mauro Berrettini, Cordelia Von Den Steinen e numerosi altri. Determinante sarà l'incontro con Mario Guidotti, suo "primigenio" e rispettato "mentore".Anche l'amicizia con Pier Giorgio Balcchi, suo docente di scultura all'epoca dell'Accademia, si consolida nei primi anni '90 quando reciproche collaborazioni porteranno a importanti esperienze in simposi di Scultura internazionali e in altre manifestazioni; e tramite il quale nel 1994 conosce Tiziano Bedonni con cui intraprenderà significative collaborazioni per mostre e committenze. Riccardo Grazzi inizia sin da giovanissimo anche la sua attività espositiva, risale infatti al 1983 e a quando aveva 22 anni, la sua prima mostra a Marina di Carrara (Toscana), così come è da ascrivere al 1984 la sua prima "commissione" per la realizzazione delle sculture dei "Quattro Evangelisti" per la Cattedrale di Pianezza in Provincia di Torino (Piemonte). Seguono nel tempo importanti "committenze" di opere scultoree monumentali, quali: "Monumento alla resistenza" nel 1994 per una piazza di Modena (Emilia-Romagna). "Fontana monumentale" nel 1995 a Fanano (Mo). "Tempio della Musica e dello Sport" nel 1999; realizzazione scultorea nella villa modenese del Maestro Luciano PAVAROTTI. "Portale del Mistero" nel 2000; scultura sul lungomare di Follonica (Gr). Numerose sono anche le Mostre collettive e principalmente le "personali" allestite dall'esordio del 1983 ad oggi, delle quali, più recente nel tempo, merita menzione la XXXVII edizione di "Forme nel Verde", la rassegna internazionale di scultura contemporanea ideata, diretta e curata dal critico d'arte Mario Guidotti a San Quirico d'Orcia nella stupenda cornice degli "Horti Leonini" e interamente dedicata nel 2007 alle sue "Archisculture". Da ultima nel 2008 la "personale" dedicatagli dal Museo Civico di Serre di Rapolano (Siena), ideata e curata da Tiziano Bedonni. Si ripetono copiosi negli anni i contributi critici che Riccardo Grazzi ha ricevuto. Di lui hanno scritto alcuni dei più attenti esperti e conoscitori italiani d'arte scultorea, tra i quali: Mario Guidotti, Omar Calabrese, Mariano Apa e Giuliano Centrodi. |